8 Luglio 2025
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Giugno, è tempo di esame di maturità. La prima prova, uguale per tutti gli indirizzi scolastici, è la prova scritta di italiano, il famoso “tema della maturità”. Agli studenti vengono presentati dei testi di diverso tipo (letterari o di contenuto argomentativo) che loro devono analizzare e interpretare, oppure scrivere riflessioni su tematiche di attualità. In questo anno 2025 il quaranta per cento degli studenti ha scelto di scrivere sull’argomento “Rispetto”. Il testo presentato agli studenti è un articolo dal titolo “Rispetto” è la parola dell’anno Treccani. E serve per respirare, apparso nel dicembre 2024 sul quotidiano “Avvenire”, firmato dal giornalista Riccardo Maccioni. L’articolo informa che la parola “rispetto” è stata scelta dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani come parola dell’anno 2024 e il suo incipit fornisce subito, in modo chiaro e conciso, il suo significato: “Una parola che esprime attenzione, gusto dell’incontro, stima.”

Nell’articolo il giornalista indica quanti guasti nella società odierna provoca l’assenza di rispetto, sia nelle relazioni umane che nel rapporto con la natura e le cose. Un’assenza che provoca violenza “esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale.” L’articolo continua poi spiegando l’etimologia della parola “rispetto”, dal latino “respicere”, che significa guardare di nuovo, guardare indietro: è dunque una parola che invita a non lasciarsi travolgere dalla fretta, dalla voglia del giudizio frettoloso, ad abbandonare la superficialità e l’indifferenza, a capire la necessità di “allenarsi alla bellezza del prendersi cura, del fare attenzione, del preoccuparsi per la vita altrui, così che la comunità possa crescere in armonia facendo assaporare in chi ne fa parte il gusto dell’appartenenza alla medesima famiglia umana”.

Se si considera l’uso che a volte si fa della parola “rispetto” si apprezza maggiormente il valore dell’articolo. Spesso, in una discussione, una serie di dichiarazioni pesanti (a volte anche volgari) sono introdotte da espressioni del tipo: “Con tutto il rispetto…”, oppure “Con rispetto parlando…”. Per non parlare del significato acquisito dall’espressione “uomo di rispetto”, così come viene chiamato un mafioso.

È comprensibile dunque il desiderio del giornalista di restituire a questa parola il suo giusto significato ed esprimere il suo apprezzamento per la scelta della Treccani di indicare “rispetto” come parola dell’anno 2024.

Si può certo immaginare che il giornalista che ha scritto l’articolo sia orgoglioso che questo testo sia stato proposto come uno dei temi di maturità. E ancora maggiore deve essere stata la sua soddisfazione quando è uscita la notizia che il suo “tema” è stato il preferito dagli studenti. Che una grande percentuale di studenti abbia scelto di riflettere e scrivere sul “rispetto” è forse l’indicazione che si è percepita l’importanza di questo valore nella società e fa ben sperare per il futuro.


Video consigliato: Intervista a Riccardo Maccioni

https://www.rainews.it/video/2025/06/maturita-la-parola-rispetto-nel-testo-di-riccardo-maccioni-e-dialogo-incontro-relazione-d359bba9-2b30-4bda-afd2-cf21e8bbcd2b.html