Napoli, la nuova bellezza✍

Una gravidanza dura nove mesi, più o meno la durata del campionato di calcio di serie A in Italia. Il bambino a volte può tardare qualche giorno a nascere e sono tutti lì trepidanti, ma sicuri, che presto festeggeranno. È successo anche a Napoli: la domenica che poteva matematicamente assegnare lo scudetto, il primato del campionato, li ha delusi e li ha costretti ad aspettare la domenica successiva per il trionfo della squadra, della città e di tutti i napoletani del mondo.

L’attenzione generale si è concentrata sull’esplosione di gioia per le strade di Napoli, sui festeggiamenti che hanno coinvolto tutta la città. Cuore, passione e fantasia hanno travolto tutti. Ma al di là del folklore, prevedibile, per la gioia della vittoria, l’evento tanto atteso offre un ulteriore elemento che conferma quello che già molti chiamano la “rinascita” di Napoli.

Proviamo ad immaginare di avere una scatola che contiene tanti pezzi di un puzzle. Sulla scatola c’è il nome “Napoli”. Quando avremo finito di incastrare tutti i pezzi avremo un’immagine totalmente diversa da quella che, in modo stereotipato, è ancora nell’immaginario di molti.

Le sorprese le possiamo trovare anche nel calcio. La vittoria ottenuta è il risultato di una programmazione accurata, l’intuito nel trovare nuovi talenti, una gestione economica prudente ma anche coraggiosa e una professionalità impeccabile. Qualità non sempre presenti nelle squadre italiane. La passione di un’intera città ha fatto il resto.

Ovviamente non è solo il calcio che testimonia la rinascita. Come spesso accade sono gli stranieri gli spettatori più sensibili alla reputazione di una città. La rivista americana Time ha pubblicato una speciale classifica dei “50 migliori posti nel mondo da visitare nel 2023”: fra i primi 12 ci sono Pantelleria, piccola isola a sud della Sicilia, e Napoli.

Una parte del merito del cambiamento va certamente al suo sindaco Gaetano Manfredi, ingegnere, ex Rettore dell’università Federico II di Napoli, ex Ministro dell’Università e della Ricerca: una persona con alle spalle una carriera luminosa che sta dimostrando tutto il suo valore e la sua abilità nella gestione di una città difficile da amministrare (eufemismo).

La cultura: ecco un altro dei motori che spingono questa rinascita. Produzioni televisive di grandissimo successo, sostenute anche dalla fama planetaria della scrittrice Ferrante, che con i milioni di volumi della sua “Amica geniale” ha dato, con la versione televisiva, un contributo decisivo. I vendutissimi libri di De Giovanni, anche questi portati in televisione. I film del premio oscar Sorrentino, grandissimo tifoso della squadra di calcio. E, sempre in tema di cultura, grande successo di pubblico sta ottenendo il rinnovato e ampliato museo “Gallerie d’Italia a Napoli”, che ha come fiore all’occhiello l’ultimo capolavoro di Caravaggio, il Martirio di Sant’Orsola. Un altro gioiello che si aggiunge al già ricco tesoro artistico napoletano.

Per avere un’idea del cambio di passo nell’amministrazione della città è illuminante un’intervista dal titolo “A pesca di emozioni tra documenti antichi” rilasciata al quotidiano il Foglio il 16 aprile di quest’anno da Candida Carrino, Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli: una manager che riesce a portare migliaia di visitatori in un antico monastero che ospita settanta chilometri di scaffali alti anche 11 metri, dove sono conservati milioni di documenti. Una lettura divertente ed istruttiva. Un esempio illuminante di gestione dei Beni Pubblici, sempre per restare nell’ambito della promozione culturale.

Questa rinascita porta con sé il risveglio di una coscienza civica, una partecipazione diversa dei cittadini alla vita pubblica. Ad esempio i Quartieri Spagnoli. Fino a poco tempo fa era una parte degradata della città. Oggi, oltre ad ospitare sui propri muri i migliori rappresentanti della Street Art, l’iniziativa dei suoi residenti ha permesso la realizzazione di scuole per i più piccoli. Una iniziativa che non ha niente di improvvisato: le promotrici sono andate a prepararsi ed aggiornarsi a Reggio Emilia, dove si trova la scuola materna migliore al mondo. Un segnale di orgogliosa e ritrovata vitalità.Insomma, come scrive il Time: «L’iconica città gode finalmente di una reputazione che corrisponde alla sua età dell’oro».

Attività

VERBI, PRESENTE E PASSATO PROSSIMO

Livello intermedio

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