Como, un lago incantevole
In queste ultime settimane, sui giornali italiani, la città di Como è stata l’argomento di alcune notizie che per qualche minuto hanno distolto l’attenzione dalle quotidiane informazioni su eventi tragici o altri eventi che non fanno certo rilassare.
La prima notizia
La modesta squadra di calcio del Como fino a 4 anni fa giocava nel campionato di calcio di serie D, la quarta serie. Nel 2019 la famiglia indonesiana Hartono, una delle famiglie più ricche del mondo, ha comprato questa squadra, investendo e programmando di arrivare presto nella prima divisione, la serie A. Gli Hartono fra le varie ragioni del loro investimento, hanno citato lo stadio di Como: è universalmente riconosciuto, per la sua posizione, affacciato sul lago e sui monti, come uno degli stadi più belli del mondo. La notizia, ovviamente era corredata da foto magnifiche.
La seconda notizia
La splendida villa Oleandra che si affaccia sul lago sembra che sia in vendita. Detta così potrebbe sembrare davvero una notizia irrilevante, se però aggiungiamo che villa Oleandra è da una ventina di anni di proprietà di George Clooney, allora l’informazione riportata dal giornale ha un altro rilievo. Clooney, ancora scapolo, era rimasto così folgorato dalla bellezza della villa che l’aveva subito acquistata. Ci ha vissuto con grande soddisfazione anche da sposato e con figli, apprezzando anche la riservatezza di coloro che abitano nei dintorni e incrementando la fama e il prestigio della zona ricevendo una lunga serie di ospiti illustri, come la famiglia Obama, tanto per fare un nome. Splendide foto della villa completavano l’articolo.
La terza notizia
Villa Passalacqua, storica residenza che affaccia sul lago, è stata eletta miglior hotel del mondo per il 2023. Ecco il testo che accompagna il risultato della classifica “World’s 50 Best Hotels”: “Congratulazioni enormi a Passalacqua per essere riuscito ad arrivare al numero Uno, a soli due anni dall’apertura. È una vera testimonianza della visione della famiglia De Santis, che ha creato questo sublime santuario per gli ospiti con scrupolosa dedizione al dettaglio di design, squisita ospitalità e magia distintiva, che ha chiaramente lasciato un’impressione duratura nella nostra Accademia di elettori esperti”. Nel passato la villa ha avuto ospiti illustri, fra cui Napoleone Bonaparte e Winston Churchill.
L’ammirazione da parte degli stranieri di quella meraviglia della natura che è il lago di Como non è certo una novità. L’eleganza discreta della città, i colori della natura che l’acqua del lago riflette, l’aristocratica bellezza delle ville che si godono il panorama, l’atmosfera rilassante che si respira percorrendo il lungolago: tutti elementi che hanno irresistibilmente attirato nel corso dei secoli un grande numero di stranieri, anche molto illustri. Per esempio Franz Liszt, il celebre musicista e pianista, che visse a Como una grande storia d’amore con un’aristocratica signora e scrisse: ”Quando scriverete la storia di due amanti felici, collocateli sulle rive del Lago di Como”. Il frutto di quell’amore appassionato, la figlia Cosima, nacque proprio a Como.
Non è assolutamente diminuito nel tempo l’interesse e l’amore degli stranieri, anzi.
Dopo che il regista George Lucas ha ambientato nella Villa Balbianello, una delle più suggestive del lago, la scena del matrimonio di due protagonisti della saga del film Star Wars, alcune coppie fra i numerosi fan hanno sentito la necessità di sposarsi in quella villa.
E per restare in ambito cinematografico ecco una citazione dell’attore Robin Williams: “Che un Dio ci sia, quando si guarda il cielo del lago di Como, è evidente.”
Sarebbe irrispettoso parlare o scrivere del lago di Como e non citare Alessandro Manzoni, che proprio in quei luoghi ambienta il suo romanzo I promessi sposi, capolavoro della letteratura italiana dell’Ottocento. Anche se l’obbligo di doverlo leggere a scuola non ha certo promosso l’interesse dei giovani lettori verso il romanzo, una lettura più attenta, da lettore più consapevole della grandezza dell’opera, permette di apprezzarne il valore e la profondità. Il celeberrimo incipit dell’opera, “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte.” sembra un appunto al margine di una sceneggiatura cinematografica, che prevede le immagini operate da un drone che dall’alto riprende il paesaggio e con meticolosa attenzione ci fa notare le bellezze del lago. Poi plana placidamente verso il basso e improvvisamente restringe l’immagine: “Per una di quelle stradicciole, tornava bel bello, dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell’anno 1628, don Abbondio, curato d’una delle terre accennate di sopra.” Grande inizio di un capolavoro.