Villa Farnesina. Storie che si intrecciano.✍

Committenti, miti e artisti intrecciano le loro storie in una splendida villa costruita a Roma agli inizi del ‘500 sulla riva destra del Tevere: Villa Farnesina.

Agostino Chigi, originario di Siena, ricchissimo e potente banchiere dei papi, ne commissiona la realizzazione ai migliori artisti del Rinascimento: l’architetto e pittore Baldassarre Peruzzi, Raffaello Sanzio, Sebastiano del Piombo e il Sodoma. Non a caso viene chiamato il secondo “Magnifico” per il suo mecenatismo, dato che il primo ad avere tale appellativo era Lorenzo De’ Medici di Firenze.

Agostino Chigi sta corteggiando Margherita Gonzaga, nobile, figlia dei Signori di Mantova; un matrimonio di alto rango avrebbe giovato alla sua posizione sociale, ma i Gonzaga non permettono l’unione con una persona di rango differente. Raffaello che sta affrescando la villa dipinge il trionfo di Galatea a cui dà le sembianze di Margherita Gonzaga e Sebastiano del Piombo dipinge accanto Polifemo, il Ciclope innamorato di Galatea, ma non corrisposto. 

Agostino Chigi decide allora di sposare la sua bellissima amante Francesca Ordeaschi di cui era molto innamorato e che gli aveva già dato due figli. Un matrimonio rivoluzionario, per l’epoca: uno tra gli uomini più influenti che sposa una cortigiana. Agostino Chigi chiede a Raffaello di illustrare nella Loggia della sua Villa la storia di Amore e Psiche, dove lui si identifica con il dio Amore che ama la bellissima Psiche, vittima di incredibili peripezie.

Il matrimonio viene celebrato nel 1519 e il banchetto ha luogo nella Sala delle Prospettive, al secondo piano. La sala, dipinta da Baldassarre Peruzzi come se fosse una loggia, dà l’illusione che si possa godere di due differenti vedute di Roma attraverso le finte colonne rappresentate nei due lati più corti.

La camera da letto degli sposi viene affrescata dal Sodoma che raffigura scene di vita di Alessandro Magno e le sue nozze con Roxane. Un modo di glorificare il committente identificandolo con il personaggio della classicità.

Anche un grande amore di Raffaello si consuma tra le pareti della Farnesina. Il “divin pittore”, innamoratosi della figlia del fornaio di Trastevere, chiede al suo amico banchiere di poter incontrare la sua amata proprio nella villa durante le pause dei lavori del cantiere. Agostino Chigi lo consente e Margherita Luti, così si chiama la ragazza, può frequentare Raffaello. Sarà la sua ultima musa, la Fornarina. 

Leggenda vuole che anche Michelangelo abbia messo piede nella villa quando era cantiere in fermento. La rivalità fra Raffaello e Michelangelo faceva sì che i due si “spiassero”. Sembra che Raffaello sia andato a vedere Michelangelo quando lavorava alla Cappella Sistina e che Michelangelo abbia voluto “restituire la visita” al suo rivale alla Farnesina, forte anche della sua amicizia con Sebastiano del Piombo che stava lavorando con Raffaello alla Loggia di Galatea. Sempre leggenda vuole che l’unica lunetta della loggia che raffigura una testa di giovane, disegnata solo a carboncino, sia un disegno di Michelangelo per dimostrare a Raffaello le sue abilità. 

La Farnesina è piena di storie e di meraviglie artistiche. Agostino Chigi aveva detto a Raffaello proprio questo: “Fai un luogo di meraviglie”. Raffaello aveva scelto di meravigliare con la diversità: i festoni che si intersecano fra le immagini delle vicende di Amore e Psiche nella loggia a loro dedicata raffigurano 1.200 elementi botanici con 170 specie diverse, alcune che nessuno aveva mai visto. La Farnesina è il primo posto in Europa dove si trovano dipinte zucche e mais, per esempio, solo 20 anni dopo il ritorno di Cristoforo Colombo dalle Americhe. Chi vuole vedere i magnifici particolari dei festoni può aprire questo link: https://vcg.isti.cnr.it/farnesina/

Agostino Chigi muore nel 1520 e la moglie poco tempo dopo. Nel 1580 la villa viene acquistata dal cardinale Alessandro Farnese che trova raffigurato il suo omonimo, Alessandro Magno, proprio nella stanza da letto. Niente di più appropriato per celebrare il nuovo proprietario. È dal cardinale che la villa prende il nome di Farnesina. Dopo più di 500 anni Villa Farnesina è lì con tutto il suo splendore che aspetta di essere visitata per meravigliare e raccontarci le sue storie.

Attività 1 & 2

PREPOSIZIONI, VERBI AL CONGIUNTIVO

Livello intermedio, avanzato

CLICCA QUI per scaricare e stampare l’attività relativa all’articolo

Potrebbero interessarti anche...