Il cornetto

Il cornetto semplice, senza farcitura, non crea problemi: in piedi, davanti al bancone del bar, si può mangiare con una sola mano, impegnando l’altra per il caffè o il cappuccino. Altra storia per il cornetto con la crema. Può sembrare una banalità, ma non lo è: per mangiare un cornetto con la crema è consigliabile sedersi. Il cornetto con la crema necessita di attenzione: bisogna programmare la successione dei morsi per impedire la fuoriuscita del delizioso ripieno dalla parte opposta del morso, con conseguente spargimento della cremosa delizia sulla mano, sulle scarpe o peggio sui vestiti (tragico evento mattutino…). Da seduti è più facile, si può studiare meglio la strategia di attacco: piccoli morsi laterali, supporto delle due mani, uso del cucchiaino in caso di emergenza, come la raccolta della crema che sta per debordare.

L’amena problematica descritta nel paragrafo precedente rischia di complicarsi con l’avvento di grosse novità che riguardano il cornetto.

Cubico, sferico o flat: così il cornetto cambia forma”, questo uno dei titoli degli innumerevoli articoli di giornali e riviste che registrano le novità riguardo a quello che è (era?) una delle inamovibili certezze delle nostre colazioni.

Il cornetto cambia forma e diventa sferico, cubico e «flat»: ecco gli  ultimi trend della pasticceria. Ma il sapore è lo stesso?

La plurisecolare forma a mezzaluna viene affiancata dalle nuove idee di pasticceri straordinari che ci stupiscono con le nuove creazioni, che trasformano il bancone di una pasticceria in un’esposizione di meraviglie che è allo stesso tempo un’esperienza visiva e olfattiva che turba le nostre papille gustative.

Il cornetto cubico sembra un cubo di legno, con la differenza che le meravigliose stratificazione visibili non indicano l’età del legno, ma i vari livelli della deliziosa sfoglia, che racchiude al suo interno un tesoro cremoso.

Altra novità, la sfera, miracolo di una pasticceria di Torino che ha presentato la sua creazione su Instagram:  “… Il progetto della Sfera ha richiesto oltre 7 mesi di ricerca e sviluppo per raggiungere la sua forma finale, la cui perfezione nella ricetta si esprime attraverso la sua forma. La struttura priva di lati, regala un’esperienza di gusto che si estende in ogni dettaglio: dalla sfogliatura alla lievitazione, fino alla farcitura di crema Gianduia.” Le file chilometriche davanti alla pasticceria testimoniano il successo della novità.

Ultima novità: il modello “flat”.  È un’idea abbastanza banale e di facile fattura: i croissant vengono schiacciati, messi in forno e parzialmente ricoperti di creme di ogni tipo. L’infinita possibilità di glasse e decorazioni con frutta di vario tipo facilita la diffusione di questa novità in tutto il mondo. Non mancano però le sdegnate proteste dei difensori del croissant tradizionale. 

Per non turbare ulteriormente i puristi della materia bisogna specificare le differenze tra cornetto, croissant e brioche. Ecco gli ingredienti (fonte “La cucina italiana”):

  • Cornetto: farina, latte, uova, zucchero, sale, burro e lievito 
  • Croissant: stessi ingredienti del cornetto tranne le uova
  • Brioche: burro, farina, zucchero, uova, lievito, acqua e strutto

Per dare un quadro un po’ più ampio delle golosità da provare a colazione aggiungiamo due piccole note. La prima è la brioche con il gelato, molto comune in Sicilia. Se la provate con il gelato al pistacchio la giornata vi si prospetterà come un’avventura affascinante. La seconda è il maritozzo con la panna, tipico a Roma, una squisitezza su cui tuffarsi e che fa rabbrividire tutti i dietologi.

La prossima volta che entrerete in un bar italiano per fare colazione avete solo l’imbarazzo della scelta 

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