La sfida ecologica: grandi passi in avanti✍

Avete presente l’entusiasmo che uno può avere o, usando una parola più adeguata allo sport, il tifo che uno può fare per la propria squadra o il proprio campione? Ecco, la stessa sensazione io la provo quando mi arrivano notizie dei passi avanti che si fanno nella “partita” che giochiamo per la salvaguardia del nostro pianeta. 

Nel campo delle energie rinnovabili, per esempio, la sempre maggiore diffusione del fotovoltaico per sfruttare l’energia solare che certo non manca in Italia, ha portato a diversificare e perfezionare l’utilizzo dei pannelli solari che possono essere usati in sinergia con l’agricoltura e la zoocoltura. 

Parliamo di agrivoltaico: si tratta di pannelli solari installati sopra terreni da coltivare ad un’altezza che va da 2 a 4 metri dal suolo, a seconda delle colture, che permettono l’utilizzo del terreno per diverse coltivazioni con grandi vantaggi. Si registra infatti una maggiore resa dei terreni, dal 20% al 60%, una riduzione del 20% del consumo di acqua, grazie all’ombra dei pannelli che possono essere anche orientabili, una protezione delle colture dai fenomeni atmosferici dannosi come la grandine. Grazie all’agrivoltaico la maggiore presenza di alcune piante favorisce l’azione degli insetti impollinatori che porta vantaggi a tutto l’ecosistema agricolo salvaguardando la biodiversità. È ormai una pratica consolidata l’integrazione dell’agrivoltaico con l’allevamento di pecore e capre. Insomma, produzione di energia pulita e vantaggi per l’agricoltura, sistema integrato che genera benefici ambientali ed economici. 

A proposito di fotovoltaico devo assolutamente menzionare due eccellenze italiane, due notevoli contributi, in fatto di praticità ed estetica, nel cammino verso la transizione ecologica. 

Due giovani ingegneri siciliani appassionati di robotica hanno creato una start up, Reiwa Engine, e messo a punto un robot per la pulizia e la diagnosi dei pannelli fotovoltaici incrementandone l’efficienza. Si chiama Sandstorm e supera tutti i limiti di altri congegni del settore. È un capolavoro di ingegneria informatica e meccanica di cui è stato curato ogni dettaglio, dal design alla facilità di utilizzo, di trasporto e di manutenzione. Mantenere in salute l’impianto fotovoltaico è fondamentale perché ne assicura la massima resa e ne allunga la vita, evitando sprechi. 

 A chi pone il problema estetico del pannello fotovoltaico risponde la ditta veneta Dyaqua che ha messo a punto Invisible Solar, una tecnologia che permette al fotovoltaico di assumere l’aspetto di qualsiasi materiale edilizio: può sembrare terracotta, legno, pietra o cemento e trasformarsi in elemento architettonico o paesaggistico. Per la sua grande funzionalità può essere installato come tetto, parete, pavimento o roccia assicurando così continuità estetica di edifici e paesaggi; è sostenibile perché realizzato con materiali non tossici, anche naturali o da riuso, tutti riciclabili; è resistente perché sopporta elevati pesi e non teme solventi chimici o agenti atmosferici; infine questa tecnologia è in grado di attivare un processo naturale che purifica l’aria, combattendo lo smog, e pulisce la superficie del modulo. Si può dunque inserire il fotovoltaico anche nei centri storici rispettando l’estetica delle architetture originali e raggiungere l’indipendenza energetica. 

Incredibile ma vero: tutti questi materiali edilizi sono pannelli solari!

Dal nord al sud l’Italia sta quindi fornendo ottimi giocatori da mettere in campo per la sfida che riguarda il nostro futuro. 

Attività

COERENZA LESSICALE

Livello intermedio

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