Cosa mangia il commissario?
È molto facile individuare gli elementi fondamentali del romanzo giallo: un crimine, un colpevole e la persona che scopre il colpevole. Eppure nei romanzi gialli italiani c’è quasi sempre un altro elemento fondamentale: il cibo.
Sembra strano, eppure tra efferati delitti, interrogatori serrati e poliziotti coraggiosi, possiamo trovare frasi di questo tipo tra le pagine dei più famosi romanzi gialli italiani :
“Ingoiò l’ultima polpetta, raccolse col pane l’ultimo boccone di parmigiana e fece fuori le due olive alla stimpirata.”
(Cristina Cassar Scalia, L’uomo del porto, 2021)
“Lui alzò appena lo sguardo dal piatto di rigatoni al ragú che stava spazzolando. Prima o poi me lo spieghi che ci metti in questo ragú. Mi spalanca lo stomaco anche quando non ho fame.”
(Maurizio De Giovanni, I bastardi di Pizzofalcone, 2018)
“…chiese Sebastiano rigirando la pasta fumante nella crosta di pecorino a forma di cestino che fungeva da piatto.”
(Antonio Manzini, Vecchie conoscenze, 2021)
Continui riferimenti al cibo, descrizioni spesso specifiche e meticolose dei piatti che il commissario, la vicequestore, l’ispettore o gli altri personaggi stanno mangiando in quel momento. Il vero re della gastronomia nel genere giallo è chiaramente il commissario Montalbano, creato da Andrea Camilleri, che ci deliziava con piatti descritti nei minimi particolari e osannati dallo stesso poliziotto:
“E arrivarono i pirciati. Sciauravano di paradiso terrestre”
(Andrea Camilleri, L’odore della notte, 2001)
“Gridavano, i pezzi di nasello, la loro gioia per essere stati cucinati come Dio comanda”
(Andrea Camilleri, Il ladro di merendine, 1996)
Famosa la necessità di Montalbano di mangiare in silenzio:
“Mimi Augello s’assittò. “Mangerei anch’io” disse. “Fai quello che vuoi. Ma non parlare, te lo dico come un fratello e nel tuo stesso interesse, non parlare per nessuna ragione al mondo. Se m’interrompi mentre sto mangiando questo nasello, sono capace di scannarti”.
(Andrea Camilleri, Il ladro di merendine, 1996)
Eppure quando parliamo di delitti, violenza e dolore, il primo desiderio non è quello di mangiare. Ma forse è proprio per questo che i commissari, i vicequestori e gli ispettori italiani hanno l’abitudine di rifugiarsi nel piacere del tutto meditarraneo del cibo, per dimenticare la bruttezza della realtà, e per rifocillarsi nella merviglia del mangiare. Se così fosse, capiremmo allora meglio perché l’ispettore Lojacono ha la necessità di andare a mangiare nel ristorante di Letizia, perché Montalbano si gode in silenzio i piatti che gli ha preparato Adelina, perché Rocco Schiavone si gode la carbonara a Trastevere e Vannina Guarrasi aspetta impaziente la sua colazione presa al Bar Santo Stefano. Sí, anche la colazione, pasto principale della sua giornata, è spesso protagonista. Questo un passaggio da L’uomo del porto, di Cristina Cassar Scalia:
A quell’ora del mattino il crocevia tra via Etnea e via Vittorio Emanuele era pressoché deserto, ma i bar avevano già aperto. Mattia s’infilò in quello d’angolo e chiese un caffè doppio.
L’uomo dietro il bancone glielo serví.
– Un cornetto? Una raviola? – gli propose.
– No, grazie.
– Un iris, fritto un momento fa?
Mattia scosse il capo.
Quello non si diede per vinto. – Una brioscia, allora, calda calda.
Tanto fece che lo convinse.
Per chi non è di Catania, la differenza tra cornetto, raviola, iris e brioscia non è chiara. Ma non fa niente, abbiamo comunque voglia di provarli tutti. Anche solo la presenza del caffè nelle pagine dei gialli, ci fa capire l’importanza del momento sacro della colazione al bar o a casa. Nel libro “I bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni compare la parola caffè 37 volte, in “7-7-2007” di compare 54 volte. Un vero e proprio protagonista del romanzo.
La cucina aiuta anche a spiegare gli stati d’animo dei poliziotti italiani:
“Tutti i colleghi e i capi di Marina erano intorno al tavolo. Rocco ci stava come il peperoncino sulla carbonara.”
(Antonio Manzini, 7-7-2007, 2016)
È chiaro che Rocco si senta fuori luogo e a disagio, chi mette il peperoncino sulla carbonara?? Per favore!!