Ercolano e l’Intelligenza Artificiale✍

Nell’anno 79 dopo Cristo il Vesuvio distrusse Pompei ed Ercolano con una catastrofica eruzione. Gli storici ritengono che ci furono, all’incirca, 20.000 vittime a Pompei e 5.000 ad Ercolano.

Al contrario di Pompei, che fu sepolta da cenere e lapilli (piccoli frammenti di lava), Ercolano fu ricoperta da lava incandescente dello spessore di 25 metri. Questa massa di lava ha, al contatto, carbonizzato all’istante tutto (e tutti…) e poi si è solidificata “ingabbiando “l’intera cittadina in un bozzolo roccioso. Lo strato di roccia ha impedito all’aria di penetrare e, al contrario di Pompei, non c’è stata decomposizione di materiali organici, come ossa e i numerosi papiri della biblioteca di una lussuosa villa. Abbiamo dunque a disposizione, oltre agli scheletri, centinaia di rotoli di papiri carbonizzati, che nascondono un tesoro archeologico straordinario. Si sa per certo che sono testi che trattano la filosofia, ma non si esclude che ci siano cronache del tempo e informazioni sulla vita quotidiana. Poterli leggere sarebbe come aprire una finestra sul mondo antico. Nella foto vediamo come si presentano i papiri recuperati.

I segreti dei papiri di Ercolano verranno svelati dall'intelligenza  artificiale
(copyright Vesuvius Challenge) 

Tronchetti di carbone, al tempo stesso friabili e impenetrabili.
Impossibili da srotolare e leggere. 
Finora.

E qui entra in gioco la meraviglia della tecnologia. I progressi che la scienza ha ottenuto nel campo della medicina, e più specificamente nel campo della diagnostica delle immagini, sono ormai pane quotidiano nelle cure mediche. La tecnica di tomografia computerizzata ci permette di scrutare all’interno del nostro corpo, in modo non invasivo, e fotografarne l’interno con una precisione e accuratezza inimmaginabile fino a pochi anni fa. È appunto la tomografia computerizzata combinata con l’Intelligenza Artificiale che sicuramente ci aiuterà a scoprire i segreti dei papiri di Ercolano. Macchine sofisticate “fotografano” l’interno dei papiri carbonizzati, senza il rischio di frantumarli irrimediabilmente e le immagini ottenute (foto scansionate ad altissima definizione) sono sottoposte all’analisi dell’Intelligenza Artificiale. In pratica l’Intelligenza Artificiale, tramite un algoritmo, cioè una serie di istruzioni, cerca tracce di scrittura sul papiro: la macchina è capace di rilevare la differenza di spessore del papiro causata dall’inchiostro usato per scrivere e questo può permettere di riconoscere le lettere.

Il lavoro è ancora agli inizi, ci vorrà del tempo per “sfogliare” e decifrare tutti i papiri di Ercolano. Ma è in atto una competizione a livello mondiale, stimolata da premi in denaro per accelerare la decifrazione dei papiri. Sono stati resi disponibili a tutti gli studiosi l’algoritmo e le scansioni fotografiche di alcuni rotoli, anche con l’obiettivo di migliorare l’algoritmo, cioè lo strumento di lettura. La gara, finanziata da una università americana, è stata denominata “Vesuvius Challenge” e così come il ritrovamento di una pepita scatenò la febbre dell’oro dell’Ottocento, allo stesso modo la decodifica di una sola parola, ‘porpora’, che ha fruttato a due giovani ricercatori qualche decina di migliaia di dollari ha dato il via alla caccia al tesoro. Le ultime notizie, aggiornate a inizio febbraio 2024, ci informano della decifrazione di interi brani di un papiro, equivalenti al 5% dell’intero papiro. Per la cronaca: tale scoperta ha fruttato al team di esperti ben 700.000 dollari. I papiri che aspettano di essere svelati sono centinaia. La caccia è aperta.

Attività

LETTURA ANALITICA LESSICALE E MORFOSINTATTICA

Livello avanzato

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