
Nato a Roma nel 1928, Ennio Morricone ha sempre vissuto nella sua città, dove è morto nel 2020. Una lunga vita dedicata totalmente alla musica. Brillante e promettente studente del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, alla fine degli studi capisce che comporre musica classica non gli permette economicamente di vivere. Comincia così ad arrangiare canzoni di musica leggera e comporre colonne sonore per film. Il famoso compositore Petrassi, che era il suo maestro al Conservatorio e che teneva Morricone in grande considerazione, considerò la sua scelta in modo molto negativo. In pratica lo accusò di sprecare il suo talento per musica di second’ordine. Anni dopo il maestro Petrassi cambiò idea.
Per quanto riguarda gli arrangiamenti delle canzoni di musica leggera italiana, il lavoro di Morricone è stato decisamente innovativo se non rivoluzionario. Prima di Morricone la musica ‘accompagnava ‘ il testo della canzone. Le invenzioni musicali degli arrangiamenti di Morricone invece ‘arricchivano’ le canzoni e aggiungevano elementi di novità che le distinguevano dal resto della produzione discografica. Per esempio, nel 1960 una delle canzoni più vendute aveva come titolo “Il barattolo” e nella canzone si sente distintamente un barattolo che rotola: inconcepibile per quel tempo. E forse ancora oggi. I dischi arrangiati da Morricone figuravano sempre nelle classifiche dei dischi più venduti.
Ma è con le colonne sonore dei film che il successo di Morricone oltrepassa i confini italiani e assume una dimensione internazionale. La collaborazione con il regista Sergio Leone, prima con i cosiddetti “spaghetti western” (“Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo”) e poi con i due capolavori “C’era una volta il west” e “C’era una volta in America”, fa diventare Morricone una stella di prima grandezza nel mondo della musica per film. Grandi registi di fama mondiale vogliono che Morricone scriva la musica per i loro film. Le sue colonne sonore collezionano decine e decine di premi prestigiosi, fra cui non mancano i premi Oscar. È considerato uno dei compositori più prolifici e influenti nella storia della musica per il cinema. Ha realizzato colonne sonore per più di 470 produzioni tra film e serie TV, oltre a dedicarsi alla musica contemporanea.
Così come con gli arrangiamenti per le canzoni di musica leggera, nella produzione di colonne sonore per film Morricone ha dimostrato tutto il suo talento di musicista, tutta la sua capacità di innovare la musica nella sua totalità. Partendo dalla sua vasta cultura e padronanza della musica assoluta (lui chiamava così la musica classica) è riuscito, con il suo coraggio nello sperimentare e con la genialità delle sue invenzioni, a trasformare la musica da film da semplice ‘accompagnamento’ delle storie che passano sullo schermo a opera musicale che si fonde con la trama, la scenografia e l’interpretazione degli attori in modo impossibile da scindere. Un film con la colonna sonora di Morricone è inguardabile senza l’audio della sua musica, è irriconoscibile. Al contrario, ascoltare le sue colonne sonore è un gran piacere, anche senza vedere il film.
Morricone stimava molto un grande cantante rock, Bruce Springsteen. Ecco una dichiarazione del musicista italiano che parla del cantante, ma anche di se stesso:
“La scrittura di Springsteen è cinematografica: ogni verso è un’inquadratura, ogni strofa è una scena, e ciascuna canzone ci presenta un personaggio ritratto a tutto tondo, colto nel momento decisivo della sua vita. Questa scrittura cinematografica non può lasciare indifferente chi, come me, ha scritto musica per il grande schermo. La musica del cinema, se è valida, può essere ascoltata e apprezzata anche senza guardare le immagini. Allo stesso modo, le canzoni — musica e parole — di Springsteen potrebbero essere paragonate alla colonna sonora di un film ancora da girare: non hanno bisogno di immagini alle quali appoggiarsi perché sono loro stesse ad evocarle”.


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