
Fermi in coda per pagare il pedaggio ad un casello dell’autostrada mentre altre macchine passano senza fermarsi sotto la scritta Telepass, ci arrabbiamo con noi stessi per il tempo che perdiamo a causa della nostra pigrizia․ E tutto perché non troviamo il tempo (?) di svolgere alcune semplici pratiche per avere il dispositivo telepass․
Stesso discorso all’aeroporto con il bagaglio, quando anche per viaggi brevi ci ritroviamo a dover aspettare la riconsegna della valigia che volevamo evitare di portare, mentre vediamo un nostro compagno di viaggio che già si avvia all’uscita con il suo bravo bagaglio a mano․
In un film del 2009, “Tra le nuvole” il titolo italiano, George Clooney interpreta un manager che è sempre in viaggio․ In una conversazione con una donna che ha incontrato in uno dei suoi viaggi, enuncia la sua teoria dello “zaino vuoto”, il riuscire cioè a viaggiare di continuo con soltanto il bagaglio a mano․ La sua teoria non si limita soltanto al risultato pratico del risparmio di tempo, ma è anche l’illustrazione del suo modo di vivere․ Lo “zaino” è “vuoto” anche perché lui, viaggiatore incallito (e cinico), non vuole la “pesantezza” di una vita normale․ E per vita normale intende anche affetti stabili․ Dice: “Questo è quello che noi facciamo quotidianamente: ci appesantiamo a tal punto da non riuscire a muoverci, e state pure certi, il movimento è vita․” Ma alla fine cambia idea…
“Bagaglio a mano” è anche il titolo di un libro del 2015 di Gabriele Romagnoli․ Un piccolo libro di circa 80 pagine, dunque adatto al bagaglio a mano․
Romagnoli è un giornalista, uno scrittore, ma soprattutto un grande viaggiatore․ I grandi viaggiatori si riconoscono facilmente․ La prossima volta che sedete in aeroporto in attesa del vostro volo, osservate con attenzione le persone․ Due sono le categorie: persone con le valigie e persone con il bagaglio a mano․ Turisti i primi, viaggiatori i secondi․ Si dice: “Grande viaggiatore, piccolo bagaglio”․
Per Romagnoli viaggiare soltanto con il bagaglio a mano è un modello di vita da perseguire․
Se è vero che la vita è un viaggio, e su questo c’è poco da discutere, allora fermiamoci a riflettere su come viaggiare․
Decidere cosa mettere nel nostro bagaglio a mano ci obbliga a pensare cosa è davvero essenziale, utile, funzionale․ E grazie a queste riflessioni rinunceremo a molte cose che pensavamo indispensabili․ È un po’ la stessa sensazione che abbiamo quando affrontiamo un trasloco da una casa ad un’altra․ Se la nuova casa non può contenere tutto quello che c’era nella vecchia, bisogna disfarsi di qualcosa․ E ci accorgiamo che possiamo (e potevamo) farne tranquillamente a meno, anzi abbiamo più spazio․ Siamo più leggeri․ Più disponibili ad accogliere cose nuove․ Più aperti a considerare il vero valore di quello che abbiamo, riconoscendo essenzialità a qualcosa e liberandoci di altro che, inconsapevolmente e pesantemente, ci trascinavamo dietro․
Dunque viaggiare leggeri per essere leggeri․ Essere leggeri per affrontare la vita con leggerezza․
Qualcuno sorriderà: la vita per tanta gente è dura e non tutti possono permettersi di affrontarla con leggerezza․ Ma per leggerezza non bisogna intendere superficialità․ Diceva Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”․ E aggiunge: “…la leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”․
Precisione e determinazione, proprio quello che ci vuole per avere un bagaglio a mano veramente utile e funzionale, che può aiutarci a viaggiare e vivere in questo mondo così complicato e difficile, dove tutto cambia velocemente ed è importante essere pronti, aperti e disponibili al nuovo e all’imprevisto․ Chi avrà l’accortezza di fermarsi a riflettere con precisione e determinazione su come approntare il suo bagaglio a mano farà parte di quella generazione che avrà migliori opportunità per il futuro․
Romagnoli definisce così il suo libro: “Potrei dire che questo è un manuale di resistenza umana․ O il prologo alla creazione di una nuova specie: più leggera, mobile, che sfugge a ogni schema e che quindi sopravvivrà alle mutazioni in corso”․


Attività
ANALISI SEMANTICA
Livello avanzato
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