8 Febbraio 2025
Un mito della cucina italiana: la pasta alla carbonara✍
Hai tanta fame e poco tempo per preparare qualcosa di buono e appagante? La scelta cade sulla “carbonara”.

Hai tanta fame e poco tempo per preparare qualcosa di buono e appagante? La scelta cade sulla “carbonara”. Sicuramente hai della pasta, in casa, spaghetti o pasta corta, a tua scelta. Uova fresche ci sono? Sì. Pepe? C’è. Forse hai del parmigiano, ma serve un buon pecorino romano stagionato. Se in frigo non hai del guanciale, compralo tornando a casa e non dimenticare il pecorino. Mi raccomando, guanciale, non pancetta. La differenza è che il primo è una parte della guancia del maiale, più grasso e con un sapore più dolce; la pancetta è una parte della pancia (i nomi aiutano!) che può essere molto più magra e con un sapore più forte.

– Ma non si può fare con la pancetta e il parmigiano che ho già in frigo?

– Certo che puoi, però ti assicuro che non è la stessa cosa. Se vuoi una carbonara fatta a regola d’arte vale la pena seguire la regola.

– Meno grasso però è più dietetico.

– Ma non volevi qualcosa di buono e appagante? Una volta ogni tanto ci vuole! Ti dico le quantità per 4 persone: 

  • gr. 350 di pasta media (non troppo sottile, non troppo spessa)
  • gr. 200 di guanciale
  • 4 uova
  • gr. 50 di pecorino romano a buccia nera grattugiato al momento
  • pepe nero macinato fresco qb (= quanto basta) 

Comincia mettendo sul fornello l’acqua, quando bolle butta giù la pasta e metti il sale.
Taglia a dadini o striscioline il guanciale togliendo la cotenna dura e mettilo a rosolare in padella senza olio, il suo grasso sarà più che sufficiente, giralo e controlla che non si scurisca troppo.
Rompi le uova separando i tuorli che metterai nella terrina dove servirai la pasta, rompili, aggiungi il pecorino grattugiato e il pepe, mescola bene amalgamando il tutto per farne una crema. Quando la pasta è cotta al dente scolala e versala nella terrina con la crema preparata. Mescola bene in modo che la pasta calda possa pastorizzare le uova senza farle rapprendere, non dobbiamo fare una frittata! Aggiungi il guanciale che completerà la pastorizzazione e mescola di nuovo. Una spolverata di pecorino e di pepe renderà il piatto bellissimo e invitante. 

È un classico della cucina italiana che la leggenda vuole inventato dai carbonai (persone che andavano nei boschi a fare carbone) portandosi uova, guanciale già ben pepato e pecorino per condire la pasta che avrebbero preparato. Esperti meno campanilisti dicono che sono stati i soldati americani che nel 1944 avendo visto il guanciale come qualcosa di molto simile al “bacon” e volendo combinarlo con le uova, come loro consuetudine, avrebbero chiesto di aggiungerli all’italianissima pasta. Non è facile risalire alle origini e bisogna aspettare il 1950 per trovare la ricetta scritta che nel corso degli anni subisce molte variazioni e interpretazioni. Oggi i vegetariani sostituiscono il guanciale con le zucchine e quindi si ha la carbonara di zucchine e per gli amanti del pesce c’è la carbonara di pesce.

Un suggerimento personale: l’ultimo uovo io lo metto intero. Così facendo a me il piatto viene meglio.

Attività

IMPERATIVO, PRONOMI

Livello intermedio

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