Il talento di Salvatore Ferragamo✍

La nostra storia inizia verso la fine del 1800. La famiglia Ferragamo abita in un piccolo paese vicino Napoli.  È composta da 16 persone: papà, mamma e 14 figli. Lavorano la terra e sono poveri. Il nono figlio, Salvatore, nato nel 1898, fin da piccolo ha un grande desiderio: fare il calzolaio. Passa ore nella bottega del calzolaio del paese e la sua passione cresce. Al padre non piace questa passione: considera il lavoro di calzolaio troppo umile. Quando Salvatore ha 9 anni la famiglia Ferragamo ha un problema: Giuseppina, una dei tanti figli, deve fare la Prima Comunione e, per tradizione, la bambina deve avere delle scarpe bianche. Ma non ci sono i soldi per comprarle. Salvatore si fa prestare dal calzolaio del paese gli arnesi necessari, della tela bianca e in una notte crea le scarpe della sorella. A 11 anni apre la sua bottega e ci lavorano come dipendenti sei persone, tutti di età superiore alla sua. Comincia così la carriera di Salvatore Ferragamo, l’italiano che in America diventerà “il calzolaio delle dive”. A 17 anni decide di emigrare in America, dove si trovano già tre suoi fratelli. Dopo una breve sosta a Boston, raggiunge i fratelli a Santa Barbara, in California. Impara presto l’inglese e, grazie all’aiuto di un fratello e di un cugino, entra in contatto con una compagnia cinematografica e comincia a produrre scarpe per gli attori e le attrici di questa compagnia, che ben presto diventano clienti affezionati.

Ma Salvatore Ferragamo vuole perfezionare i modelli delle sue scarpe, vuole creare la scarpa perfetta. Per capire meglio la struttura del piede, si mette allora a studiare Anatomia nei corsi serali di una università. Lo studio dell’anatomia gli fa scoprire che la maggior parte del peso del corpo non poggia né sulla parte anteriore né su quella posteriore del piede, ma sull’arco plantare, allo stesso modo come le arcate sostengono il peso dei ponti. Decide allora di mettere nelle sue scarpe una lamina di metallo per sostenere l’arco plantare, migliorando di molto la comodità delle sue scarpe. Un segreto che sarà la base della sua fortuna.

Nel 1920 la compagnia cinematografica con cui collabora fornendo scarpe, si trasferisce a Hollywood. Ferragamo decide di seguire la compagnia e trasferisce anche lui la sua attività in quella città che sta diventando il centro mondiale del cinema. In pochissimi anni diventa una celebrità. Le star del cinema vogliono le sue scarpe non solo quando recitano nei film, ma anche per portarle nella vita privata. Salvatore stringe amicizia con molte di queste celebrità. Rodolfo Valentino è un frequentatore abituale di casa Ferragamo.

Anche se nel 1926 riceve la cittadinanza americana, decide di fare ritorno in Italia. Non gli basta più l’ambiente cinematografico. Vuole continuare produrre un prodotto artigianale di altissima qualità, ma vuole farlo in Italia e allargare la produzione da distribuire sia in America che in Europa.

In quegli anni Firenze era famosa per il lavoro dei suoi artigiani e il regime fascista la promuove come città simbolo di questo settore dell’economia. Ferragamo decide dunque di stabilirsi a Firenze.

La sua produzione di scarpe ha inizialmente un grande successo, ma la crisi economica mondiale del 1929 provoca grandissime difficoltà all’azienda che dichiara fallimento nel 1933. Ma Ferragamo ricomincia con un negozio di dimensioni più piccole. Ci sono difficoltà per trovare le materie prime per la produzione delle scarpe, ma puntualmente viene fuori il genio dell’artigiano: comincia ad usare anche il sughero per creare le sue calzature e brevetta un modello molto diffuso ancora oggi: la zeppa.

Una zeppa Ferragamo

I suoi modelli hanno grande successo, l’azienda si ingrandisce, il negozio di Firenze è molto più grande e prestigioso e ne apre altri, uno a Londra e uno a Roma.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale riduce radicalmente l’attività, ma già nel 1945 Ferragamo ricomincia. Due anni dopo è in piena attività e apre nuovi negozi. Il successo è travolgente e di dimensioni globali. Fra le sue clienti si possono citare grandi star del cinema come Greta Garbo e Marilyn Monroe, regine di tutto il mondo, First lady di molti paesi, tra cui Evita Peron.

La sua autobiografia “Il calzolaio dei sogni” Ferragamo racconta la sua straordinaria vita nella prima metà del Novecento.

Muore nel 1960 e l’azienda passa nelle mani di Wanda Ferragamo, sua moglie dal 1940.

La signora Ferragamo, fino a quel momento occupata a crescere i sei figli, si dimostra subito un’imprenditrice molto capace e con l’aiuto dei suoi figli sviluppa e diversifica l’attività dell’azienda, assicurando al nome Ferragamo la fama di una delle più prestigiose icone del Made in Italy.

Attività

COESIONE TESTUALE, SCELTA MULTIPLA, POLITEMATICO

Livello intermedio

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