La Pimpa, amata dai bambini di tutta Italia✍

“Papà, voglio un cane!” dice la bambina di due anni e mezzo che siede sulle ginocchia del padre che sta lavorando. Il papà è un disegnatore famoso che si firma Altan. Ecco che in un nuovo foglio prende forma una cagnolina bianca che colora con pallini rossi. “Come la chiamiamo?” “Pimpa”, soprannome usato per un’amichetta della bambina. Anzi, la Pimpa, perché Francesco Tullio-Altan è nato a Treviso e nel nord dell’Italia si mette l’articolo davanti a un nome proprio, soprattutto femminile, per esprimere affetto e rimarcare l’appartenenza della persona alla famiglia o al gruppo di amici. Non una Pimpa qualunque, ma la (nostra) Pimpa. 

Era il 1975. Da allora il successo della Pimpa è cresciuto senza sosta, dalle prime apparizioni sul Corriere dei Piccoli come fumetto, a protagonista di cartoni animati, per una coproduzione televisiva internazionale RAI, spesso replicata dalle televisioni di vari paesi, a cui è seguita una seconda serie. Il personaggio più amato dai piccoli, non solo italiani, ha una rivista mensile col suo nome, piena di storie, giochi e attività, pubblicato anche in Argentina e Turchia.

Ora che sta per compiere 50 anni ha 54.800 followers su Instagram, insomma, come un’influencer, con tanto di oggetti su cui è riprodotta la sua immagine: borse, zainetti, calzini, pupazzi, cuscini e via dicendo.

La Pimpa si muove e parla più come una bambina che come un cane, abita con un uomo che si chiama Armando e con amici come Olivia Paperina e Tito, un cagnolino blu. Ma gli amici sono tanti perché è impossibile non essere amici della Pimpa. È allegra, vivace, curiosa, senza paura, inclusiva; parla con tutti gli oggetti e gli oggetti le rispondono. I libri ridono quando lei li spolvera con un piumino perché soffrono il solletico; la lampada si accende quando lei entra dicendo che è troppo buio; per cercare un’informazione su Internet non deve digitare, le basta rivolgere la domanda a Nicola, il computer, e Nicola risponde; chiede all’automobile di Armando se conosce la strada per andare a far visita ad un amico e certamente la macchina ce la porta.

Armando non frena mai la curiosità della Pimpa che vuole conoscere il mondo e non le dice mai di non andare, le dice solo di non tornare tardi, e quando torna con un nuovo amico Armando è sempre accogliente, anche quando l’ospite è una puzzola.

La “famiglia” di Pimpa non è tipica, ma affettuosa e rispettosa. Il mondo di Pimpa è quello che tutti vorremmo e i personaggi, con le parole di Altan, “vivono in un mondo che sarebbe bello fosse anche il nostro, ma non lo è, e l’altro, quello degli adulti, come sappiamo bene non è un mondo di cui vantarsi granché” e ancora “Il mondo della Pimpa è un’utopia in cui bisogna credere”.

Chi conosce e ammira Altan dice che è un uomo capace di diventare bambino e questo è evidente se si seguono le storie del suo personaggio. Ma dalle sue parole capiamo meglio: “Ho avuto un’infanzia piuttosto felice, devo dire la verità. Le piccole esperienze di bambino io, dopo, mi sono accorto che mi sono rimaste forti, hanno i colori che hanno le storie della Pimpa, in qualche modo.” “Dei bambini mi piace lo sguardo che hanno sulle cose. Tu vedi un bambino di sei, sette anni… sono già tutta l’umanità, c’è di tutto dentro. Molto bello.”

La Pimpa non è certo il solo personaggio per bambini disegnato da Altan, ma è il più famoso; e Altan è anche un disegnatore di personaggi per adulti, altrettanto famosi, fra cui spicca Cipputi, con cui esprime una satira politica pungente e largamente condivisa. Ma questo sarebbe un altro articolo.Ecco il link per chi vuole avere un’idea delle storie e dei cartoni della Pimpa: https://www.pimpa.it/storie-cartoni/#cartoni Può essere interessante venire a contatto con la lingua destinata ai bambini.

Attività

VERBI, PRESENTE INDICATIVO

Livello elementare

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