
La pasta italiana più famosa al mondo nasce nel 1877 a Parma.
Pietro Barilla, che viene da una famiglia di panettieri da più di duecento anni, apre un forno per cuocere il pane e un piccolo laboratorio per fare la pasta. Nel 1905 produce già 25 quintali di pasta al giorno.
Quando nel 1910 i suoi tre figli cominciano a guidare l’attività, danno all’azienda un forte sviluppo industriale costruendo un grande stabilimento fuori città che dà lavoro a 80 operai e porta la produzione a 80 quintali di pasta al giorno.
Nella terza generazione c’è un altro Pietro Barilla che insieme a suo fratello Gianni sviluppa l’azienda in modo moderno. Si dividono i compiti: Gianni penserà alla fabbrica, all’amministrazione e agli acquisti; Pietro, dopo un illuminante viaggio in America, si occuperà di mercato, vendite, relazioni pubbliche e pubblicità. E proprio Barilla vince il premio “Palma d’oro della pubblicità” nel 1952 con lo slogan “Con pasta Barilla è sempre domenica” ideato da Erberto Carboni che cura anche la confezione.
In Italia, prima del 1967, anno in cui il Governo italiano impone la confezione, la pasta si comprava nei forni, o nei negozi di alimentari, sfusa. Potevi comprare la quantità di cui avevi bisogno, 100 grammi, 350 grammi, un chilo. E te la pesavano e impacchettavano abilmente in una carta per alimenti di colore blu. Non c’era marca, non c’era nome.
E’ per rimanere in quella tradizione che Carboni decide che la scatola della confezione di pasta deve essere blu, ma questa volta con il nome. Infatti pensa all’uovo, ingrediente che fa più ricca la pasta emiliana della domenica, lo immagina tagliato in verticale, lo disegna orizzontale e nel tuorlo, che familiarmente chiamiamo “rosso dell’uovo”, scrive il nome Barilla in bianco. E abbiamo il logo. Sul blu, per indicare il formato, mette la pasta, di quel colore naturale, giallo ambra, del grano. Blu, rosso, giallo: colori primari, allegri, che attraggono gli occhi fin dalla nostra prima infanzia: i colori del cielo, del sole, della vita.
Nel 1968 cominciano i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento che sarà il più moderno e, ancora oggi, il più grande pastificio del mondo.
Attualmente l’azienda ha 28 sedi produttive, 14 in Italia e 14 all’estero, più di 8000 dipendenti, produce 330.000 tonnellate di pasta l’anno, esporta in oltre 100 paesi, e coltiva un modo di fare impresa ispirato al benessere delle persone e dell’ambiente, espresso con lo slogan “Buono per te, buono per il pianeta”
La cura per la comunicazione attraverso la pubblicità televisiva, con tanti testimonial e collaboratori di prestigio, si nota in tutti gli spot della pasta Barilla, nel passato e oggi. Gli slogan sempre centrati, “Dove c’è Barilla c’è casa”, “Master of pasta” con Roger Federer e lo chef Davide Oldani, fino al più recente “Un gesto d’amore” esprimono bene la ricerca della qualità che è alla base degli obiettivi della Barilla e affermano l’amore per le cose care agli italiani: la famiglia, la buona cucina e la convinzione che davanti a un buon piatto di pasta ogni problema si supera meglio.
Spaghetti, penne, fusilli, sono i formati più venduti, ma si può scegliere fra 147 tipi tra pasta lunga, corta, per minestre, all’uovo, integrale, ai legumi, senza glutine, ripiena, lasagne, cannelloni… La pasta di tutti i giorni è sempre fatta esclusivamente di farina di buon grano e acqua, ma è il condimento, oltre al gusto personale, che decide quale formato scegliere: quella lunga per sughi leggeri o cremosi; quella corta per sughi corposi. Anche per la gioia degli occhi bisogna cambiare forma e per la salute bisogna variare i sughi. Quando non hai tempo pasta burro e Parmigiano andrà benissimo dando soddisfazione al tuo palato in cerca di gusti morbidi; se ami il gusto piccante, pasta aglio, olio e peperoncino ti renderà felice davvero con poco.
Comunque, se proprio non hai tempo e voglia di cucinare e vorresti un piatto di pasta, Barilla è al primo posto in Europa per i sughi pronti. Prova il pesto alla genovese, poi fammi sapere!

La quarta generazione, quella attuale, vede i tre figli di Pietro percorrere la strada tracciata dal padre e si impegnano in particolare a proseguire il progetto di internazionalizzazione della Barilla.
Creano l’ Accademia Barilla per promuovere e sviluppare la cultura gastronomica regionale italiana; cinque anni dopo il Barilla Center for Food & Nutrition per studiare, a livello mondiale, soluzioni per le sfide alimentari future.
Quest’anno, per festeggiare i 145 anni, lanciano una scatola rossa per la pasta trafilata al bronzo che ha la caratteristica di essere più ruvida per trattenere meglio il condimento, donando un’esperienza sensoriale unica; eliminano dalle confezioni classiche la finestra di plastica, rendendo totalmente riciclabile la confezione di cartoncino di provenienza controllata e, per unire passato e futuro, riaprono il negozio dove tutto ha avuto inizio.


Attività
COERENZA TESTUALE
Livello intermedio
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