
In una piazza di Napoli, Piazza san Gaetano, si trova l’ingresso alla Napoli sotterranea, quasi un’altra città sotto la Napoli di oggi.
Avevano cominciato i Greci a scavare sotto la città, per ricavare materiale da costruzione, continuarono i Romani per costruire un acquedotto che avrebbe portato l’acqua nei vari punti della città. Questo sistema idrico, con cunicoli, gallerie e cisterne che arrivano fino a 40 metri di profondità, si estende per 400 km e ha funzionato fino alla fine del 1800. Durante la seconda guerra mondiale le gallerie venivano usate per la protezione della popolazione durante i bombardamenti.