23 DICEMBRE

Il Panettone, il dolce natalizio più diffuso, nasce a Milano e ha una storia che ci porta indietro nel tempo. Partiamo dal nome che finendo in -one, suffisso che significa grande, rispetta la tradizione. Infatti già nel medioevo c’era l’uso di riunire tutta la famiglia davanti al fuoco, la vigilia di Natale, e il capofamiglia spezzava e distribuiva il pane che per l’occasione doveva essere, appunto, molto grande. Altra origine del nome: proprio per Natale i fornai potevano preparare il pane con il frumento non solo per i ricchi, ma anche per i poveri che abitualmente mangiavano pane di miglio. Allora il “pane dei signori” in dialetto milanese era il “pan de’ sciuri” o “pan de ton”. Poi ci sono varie leggende sul “pan de Toni” da cui avrebbe origine il nome “panettone”. In quella più diffusa Toni è uno sguattero nella cucina degli Sforza, Signori di Milano, che con generosità e ingegno salva il dolce di Natale che era stato bruciato. In un’altra leggenda Toni è un umile ragazzo innamorato della figlia del fornaio e per farsi accettare prepara questo tipo di pane dolce, con uvetta e canditi. Inutile dire che sarà accettato, sposerà la ragazza e lavorerà nel forno del padre. Gli ingredienti sembra abbiano un significato: l’uvetta è simbolo di denaro, l’arancia candita è simbolo di amore e il cedro candito di salute.

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