Giorgio Armani, tutti i colori del mare✍
Chi ha il privilegio di osservare il mare sa quanto infinite siano le variazioni del suo colore, dall’alba al tramonto, al variare delle stagioni, con il sole e con il cielo grigio. Si fa presto a dire color acqua marina, o azzurro, o blu; ma l’indaco nitido dopo un temporale o il celeste che si incontra col rosa di certi tramonti li vedi solo al mare e ti sembrano quasi irreali nella loro bellezza. Anche il grigio imposto al mare dal cielo arrabbiato si incontra con la sabbia creando una combinazione elegantissima.
L’amore per il mare in tutte le sue sfumature Giorgio Armani l’ha tradotto nella sua collezione primavera/estate di quest’anno. L’ha tradotto in vestiti, giacche, gonne, pantaloni e accessori. Già il verbo tradurre, che mi viene spontaneo dato l’ambito linguistico in cui si muove la nostra rivista, sento che non può rendere quello che ho visto e toccato con mano.
Da tempo volevo scrivere di Armani, il mio preferito fra i grandi stilisti italiani, perché a volte ha il potere di farmi addirittura commuovere davanti a una sua creazione. Altre volte sostare davanti alle sue vetrine mi ha fatto riappacificare con il mondo, grazie alla bellezza che ho potuto ammirare. Perché rimanere davanti alla vetrina? Avrò bisogno di foto se voglio scrivere di lui, devo entrare.
Mi presento e spiego la mia finalità. Chi mi apre la porta mi indirizza verso il giovane responsabile del negozio che già mi viene incontro con il sorriso. Penso che il sorriso si spegnerà con eleganza, perché qui tutto è eleganza, non appena mi concederà il permesso di fotografare. Invece con squisita gentilezza mi spiega l’amore di Armani per i materiali con cui è stato rinnovato e ampliato il negozio, l’onice dei pavimenti e la seta con cui sono tappezzate le pareti per riprendere le striature naturali dell’onice; mi guida, mi fa toccare con mano le preziosissime sete con cui sono realizzati molti capi e mi fa scoprire che quello che io credo tessuto traforato della giacca blu è pelle; la giacca con le onde marine è stata dipinta con una speciale tecnica orientale. Altra passione di Armani, l’Oriente, da cui trae spesso ispirazione. Patrick, così si chiama il mio Virgilio, mi fa ammirare la perfezione artigianale di una giacca (nella foto su manichino con occhiali e pantaloni bianchi) i cui lembi sovrapposti, una volta chiusa, riprendono perfettamente il vortice di correnti marine formate da minuscoli tubolari di pelle, cuciti sapientemente uno accanto all’altro tanto da sembrare un tessuto di un certo spessore. Ma la base è di tulle.
Mi accompagna al piano di sopra, questo amabile manager, dove si trova anche la cosiddetta stanza archivio in cui sono esposti abiti davvero preziosi, indossati da celebrità. Anche qui i colori del mare e la luce dell’acqua sono resi dalle innumerevoli perline cucite da mani sapienti su tessuti pregiati. Anche la pelle delle borse ha raggiunto lo stesso tono di colore e noto che le scarpe hanno cuciture che richiamano le onde. I tacchi sono tutti di media altezza. Che bello! Io penso che se si vuole mantenere l’eleganza e la naturalezza nel camminare non possiamo stare sui trampoli! I gioielli non hanno bisogno di oro e argento, è il materiale insolito e il loro design a renderli preziosi. Tutto in questo luogo è raffinato, ricercato e al tempo stesso semplice.
Lo stile di Giorgio Armani è uno stile di vita. Non solo abbigliamento, accessori, occhiali, profumi, linea casa, anche cibo, perché, con le sue stesse parole “…il cibo, che è uno degli elementi più importanti della vita quotidiana, non poteva mancare”. Qualità, semplicità ed eleganza anche nei piatti, dunque.
Ma, continuando la visita e l’ammirazione per ogni capo di abbigliamento, davanti alla classe di uno spolverino in pelle di cui Patrick decanta la bellezza senza tempo, ripenso alla lettera aperta che Armani, nel 2020, scrisse al mondo dell’alta moda richiamando all’etica del lusso: “Il lusso non può e non deve essere fast. Non ha senso che una mia giacca o un mio tailleur vivano in negozio per tre settimane prima di diventare obsoleti, sostituiti da merce nuova che non è poi troppo diversa. Io non lavoro così. E trovo immorale farlo”.
È certamente lusso tutto quello che mi circonda in questo negozio. Eppure non avrei usato questa parola per descriverlo. Per me è bellezza di cui godere, come in una pinacoteca, dove non ti poni il problema di riuscire a possedere quell’opera d’arte, ma sei grata di poterla ammirare e sentire quali corde della tua interiorità sta facendo risuonare.
Esco dal negozio assaporando il benessere di un bel sogno vissuto grazie all’incredibile gentilezza di Patrick e alla raffinatezza di cui i miei sensi si sono beati. Sono grata a Giorgio Armani per aver interpretato così bene tutti i colori del mare e aver diffuso nel mondo, in ormai 50 anni di carriera, così tante cose belle.
Si trovano online le sfilate, dateci un’occhiata, perché le mie foto non rendono come dovrebbero. Notate anche che le sue modelle sorridono.
Attività
VERBI, INDICATIVO PRESENTE E FUTURO
Livello elementare
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