Un Museo Condominiale✍

Sicuramente è un’idea diversa e innovativa di museo quella che si è realizzata a Tor Marancia, una zona a sud di Roma, dove 22 artisti di strada di fama internazionale sono stati chiamati ad esprimere la loro arte.

Provenienti da 4 continenti, si incontrano in un quartiere popolare, fuori dai soliti circuiti turistici, e coordinati dall’ideatore del progetto incontrano i residenti. L’incontro offre spunti di progetti artistici. I progetti sono sottoposti all’opinione dei condomini che approvano e si dà il via alla realizzazione. Tre o quattro giorni di lavoro per ognuno dei 22 murali dipinti in altrettante palazzine, e in circa due mesi la straordinaria idea del Prof. Stefano Antonelli si trasforma in realtà. Abbiamo il quartiere più colorato di Roma, un museo abitato da quasi 500 famiglie, ma dove chiunque può entrare gratuitamente.

Avvicinandosi al 63 di Via Tor Marancia, da dove si accede, l’impatto con il primo murale è forte: un bambino di spalle arriva a vedere oltre il muro salendo su una scala che lui stesso ha disegnato, su quel muro, con le matite colorate sparse in terra. In punta di piedi, su quella scala improbabile, ci arriva, a guardare oltre. Un modo poetico e struggente di dedicare il murale a un bambino che abitava in quel palazzo. 

Addentrandosi nel condominio gli occhi si riempiono di grandi sorprese, per la bellezza, la varietà dei soggetti e degli stili. Ma anche per le dimensioni che corrispondono all’intera facciata di ogni edificio, le cui necessità, aria condizionata, ascensore esterno per disabile, sono accettate e incluse con l’attenzione al contesto e il rispetto per uno spazio che non appartiene all’artista, ma alle persone che lo abitano. 

Fa piacere anche essere salutati dal condomino che sta rientrando in casa con le borse della spesa. Bella questa decentralizzazione dell’arte che crea accoglienza!

Il Prof. Antonelli, ora direttore del Museo Condominiale, mi spiega, con gentilezza e disponibilità, che l’intento era proprio quello di portare l’arte, la bellezza, nella vita di tutti i giorni, di portarla proprio dove non è vissuta come priorità, perché le priorità sono altre. Quello che è stato fatto è interrompere la ripetizione dei moduli abitativi, serie di edifici uguali, e istituire la ‘differenza’. Obiettivo centrato se Tor Marancia ha 30.000 visitatori l’anno, al secondo posto, per l’arte contemporanea, dopo il MAXXI (Museo dell’Arte del XXI° secolo) di Roma; se quaranta università di tutto il mondo hanno studiato il progetto; se è l’unico quartiere al mondo a rappresentare il proprio Paese, l’Italia, alla Biennale di Venezia, che nei suoi 127 anni di storia, come è scritto nella sua presentazione “si è posta all’avanguardia nella promozione delle nuove tendenze artistiche e organizza manifestazioni di arti contemporanee secondo un modello pluridisciplinare unico”. Ma soprattutto, direi, l’obiettivo è centrato perché la bellezza inserita nel quotidiano, senza doverla cercare in luoghi deputati, migliora la vita delle persone.

Attività

COERENZA TESTUALE: CONNETTIVI

Livello intermedio

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