
Agosto è il mese delle vacanze per antonomasia. Ci muoviamo, viaggiamo, raggiungiamo le località di mare, di montagna, il paese della nostra famiglia o addirittura un altro continente.
Il treno è uno dei mezzi di trasporto più usati e chi ha viaggiato lungo la linea ferroviaria italiana, percorrendo da nord a sud la penisola, sa perfettamente che esistono diversi tipi di viaggiatori del treno. Il più invidiato è ovviamente il dormiglione: riesce a dormire dal primo all’ultimo minuto del viaggio, incurante del rumore e della scomodità. Dorme, profondamente e beatamente.
Altra tipologia è il fuorisede, ovvero la persona che studia in una città che non è la sua, che quando va a visitare la famiglia ritorna carico di ogni bendidio: cassette di pomodori, buste piene di pane, vassoi di dolci tipici, confezioni di caffè… tutti generi alimentari che potrebbero facilmente trovarsi nella città in cui vive, ma quelli del paese di provenienza sono più buoni (e gentilmente offerti dalla famiglia).
C’è poi il chiacchierone: non importa se al telefono o con i compagni di viaggio, passa tutto il tempo a parlare, ha un sacco di cose da dire, puoi seguire i suoi discorsi perché non ha segreti, tutti possono sentire cosa sta dicendo. Oppure puoi lasciarti cullare dal suo chiacchiericcio, come un rumore bianco che ti accompagna mentre ti rilassi seduto al tuo posto.
Soprattutto nei treni Frecciarossa tra Roma e Milano, puoi trovare il viaggiatore lavoratore: non importa se siamo in agosto o febbraio, sta sempre lì, con il portatile aperto, a consultare un Excel o a ripassare una presentazione in Power Point. A volte è interrotto da telefonate a cui risponde in modo formale e conciso, non ha tempo da perdere, sta lavorando.
In estate poi è facile trovare la famiglia viaggiatrice: spesso nei posti a quattro con il tavolino in mezzo, sono in viaggio per andare in vacanza. I bambini sono entusiasti, i genitori sono organizzatissimi con zainetti pieni di giocattoli, libri, tablet, quaderni e colori, accompagnati da frutta, merendine e piccole borracce per l’acqua. Non importa quanto duri il viaggio, dopo dieci minuti il bambino comincerà a chiedere “quanto manca?”
Negli ultimi anni incontriamo sempre più spesso il viaggiatore spettatore: con un computer o un tablet sta guardando un film o una serie. Approfitta del viaggio per recuperare gli ultimi episodi di quella serie che aveva iniziato o finalmente riesce a vedere quel film che da mesi ha salvato nella lista dei preferiti. È sempre divertente camminare lungo i vagoni e scoprire i gusti dei tuoi compagni di viaggio: film romantici e serie poliziesche sono tra i più gettonati.
Infine, il viaggiatore lettore. Se ne sta lì, libro aperto (o kindle acceso), immerso nella lettura, senza distrarsi. I libri digitali ci hanno tolto la possibilità di saziare l’inevitabile curiosità (che sta leggendo?) perché non vediamo più le copertine, ma non importa. Se siamo viaggiatori chiacchieroni possiamo sempre chiederglielo!