
Giotto

Come nasce la pittura italiana? Con una pecora e con un cerchio.
Sembra strano, ma la storia dell’arte ci racconta che Giotto, il pittore del Trecento considerato il padre della pittura italiana e di quello che sarà il Rinascimento in pittura, ha un legame speciale con il disegno di una pecora e quello di un semplice cerchio. È Vasari che ci racconta nella sua “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori” (1550) che Giotto, da giovane, portava le sue pecore a pascolare e un giorno, per passare il tempo, stava disegnando una pecora. In quel momento passava di lì Cimabue, il grande pittore fiorentino, che sorpreso dalla bellezza del disegno, prese Giotto nella sua bottega.
Quando poi Giotto già lavorava a Firenze, arrivò in città un cortigiano del Papa per cercare nuovi artisti e chiese a Giotto di dipingere qualcosa da mandare a Roma, per far conoscere il suo talento. E quello che arrivò al Papa fu un unico cerchio dipinto “con un pennello tinto di rosso”. Questo rese famoso Giotto, che fu chiamato a Roma per lavorare per il papato.
Quindi la scoperta e la fama del grande pittore si devono ad una pecora e ad un cerchio.