15 Ottobre 2025
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Leonardo da Vinci: genio, cucina e leggende

Leonardo era vegetariano. Scrisse infatti: “Già in giovane età ho rinnegato l’abitudine di cibarmi di carne, e ritengo che verrà un tempo nel quale gli uomini conosceranno l’anima degli animali e in cui l’uccisione di un animale sarà considerata con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo.” Si racconta anche che andasse in giro per i mercati ad aprire le gabbie dove erano chiusi gli animali per la vendita. Un attivista ante-litteram! 

Anche se molti studiosi mettono in dubbio la sua autenticità, ci piace pensare che nel “Codice Romanoff” possiamo addirittura trovare alcune sue ricette, come la zuppa di castagne. Ma quando comincia la carriera di cuoco? Come molti giovani durante gli studi, fece il cameriere presso la Taverna delle Tre Lumache vicino a Ponte Vecchio a Firenze quando era apprendista nella bottega del Verrocchio. Però la svolta avvenne quando aprì una sua taverna insieme all’amico e pittore Sandro Botticelli: si chiamava Le tre rane di Sandro e Leonardo. Si dice che non fosse esattamente un ristorante di successo, le pietanze erano strane e troppo sperimentali, si parla infatti di una susina su una fetta di carne cruda o carotine a forma di cavalluccio marino. Troppo all’avanguardia per l’epoca. Più famoso tra tutti, il cocktail inventato da Leonardo: l’acquarosa, un estratto di petali di rosa con zucchero e limone da servire fredda. Oggigiorno, con la moda del rosa Barbie, sarebbe sicuramente virale! Forse sono solo leggende, forse ci piace solo credere che il grande genio del Rinascimento fosse anche uno sperimentato chef, anche se non abbiamo le prove documentate e attendibili, forse… ma chi non vorrebbe sorseggiare un’acquarosa seduto in una taverna chiacchierando con Leonardo e Botticelli?