Vespa. C’è tutta l’Italia su quelle due ruote.

È stata, e rimane, un’icona di un’Italia felice, vogliosa di ricominciare dopo gli anni bui della guerra sulla strada di un futuro solare, che sarebbe poi stato coronato dal boom economico degli anni Sessanta.

Sulla sua sella, Audrey Hepburn e Gregory Peck si innamorarono sullo sfondo di una Roma da sogno.

Sting, protagonista di un’altra pellicola, Quadrophenia, assieme a lei guidò orde di Mods sul lungomare di Brighton. La sua rivale? Solamente una, la Lambretta. Ve lo ricordate, poi, come scorrazzava il regista Nanni Moretti lungo le strade di una deserta Città Eterna, durante l’estate di qualche anno fa?

C’era sempre lei. 

Parliamo, naturalmente, di Sua Maestà, la Vespa.

Quel 23 aprile del 1946 Enrico Piaggio, mentre osservava le forme sinuose del primo prototipo di scooter realizzato su progetto di un ingegnere aeronautico, Corradino D’Ascanio, ascoltando il ronzio del suo motore da 98cc non potè fare a meno di esclamare: “Pare una vespa!”. 

Chissà se, in quel momento, stesse solamente immaginando cosa quella similitudine avrebbe creato, da lì fino ai giorni nostri…

Gregory Peck e Audrey Hepburn nel film “Vacanze Romane” (1953)

Oggi, la Vespa, con un record da più di 19 milioni di esemplari prodotti, è il mezzo a due ruote più venduto di sempre. 

Tra i suoi tanti primati, anche quello di essere riuscita ad unire in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse divenendo, al contempo, il primo marchio veramente globale della mobilità. Ha messo assieme ambienti sociali lontanissimi, si è adattata a fenomeni culturali tra essi differenti, facendo parte di costumi che sono cambiati nel corso dei decenni. 

Senza mai fermarsi perché, pensate, nel solo ultimo decennio sono due milioni gli scooter, icona dello stile italiano, ad aver toccato strada in lungo e in largo per il mondo.

Un mondo che cambia, in un crescente bisogno di salvaguardarne ambiente ed equilibri. E la Vespa che fa? Si adegua. E diventa elettrica, lei che in quanto a trasformazioni e a rimanere giovane, non si è mai tirata indietro, neanche durante i momenti più cupi. Certo, quel ronzio non sarà più lo stesso, ma… Lo stile è sempre lo stile!

E allora, “vespizzatevi”… Perché “chi vespa, mangia le mele”. E non invecchia mai.

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