L’Italia delle donne. Elly Schlein e Giorgia Meloni

C’è una grande, grandissima novità In Italia.

 Settembre 2022: Giorgia Meloni diventa la prima donna in Italia ad assumere la carica di Presidente del Consiglio.

Febbraio 2023: Elly Schlein diventa la prima donna segretaria del più grande partito di opposizione, Il Partito Democratico (PD). 

Non era mai successo che due donne fossero le principali protagoniste della scena politica in Italia. 

Non basterà certo essere donna per risolvere i problemi del governo e della sinistra, ma la presenza di due donne ai vertici della politica italiana è ampiamente considerata come una novità positiva.

Tutte e due hanno in comune di essere partite da lontano. Meloni è riuscita a far diventare il suo partito il più votato, partendo dal 3% e arrivando al 33%. Schlein sorprendendo tutti, anche molti leader del suo partito, è risultata la più votata alle primarie, le votazioni aperte a tutti i sostenitori. Tutte e due, prima Schlein e poi anche  Meloni hanno citato il titolo di un libro di una famosa femminista americana: “Non ci hanno visto arrivare”:

Il dato anagrafico di essere donna è l’unico elemento che le accomuna, per il resto tutto le divide: la storia personale, l’ideologia, la netta, radicale diversità di idee riguardo alla società.

Giorgia Meloni, 46 anni, ha cominciato a fare politica da adolescente, a 16 anni. È sempre stata nel partito della destra radicale e ha partecipato a coalizioni di centrodestra anche in veste di ministro in un governo Berlusconi. Alla fine del 2012 fonda, con alcuni colleghi, il suo partito Fratelli d’Italia e inizia la sua ‘scalata’ al potere che culmina con la vittoria alle elezioni politiche del 2022, in cui il suo partito è stato il più votato. Il suo messaggio politico ha incontrato il favore della parte conservatrice dell’Italia, delusa dagli altri partiti ed ha come idee fondanti la difesa dei valori della destra radicale: Dio, Patria e Famiglia. E dunque no ad una società multiculturale, difesa della famiglia tradizionale e dei valori cristiani con conseguente netta chiusura alle famiglie omosessuali, nazionalismo molto marcato, chiara simpatia per un sistema politico presidenziale.

Elly Schlein, 38 anni, è nata a Lugano, in Svizzera, da padre americano e madre italiana. Ha completato i suoi studi all’università di Bologna, città dove ha iniziato ad occuparsi di politica. Fin da subito si è distinta per le sue posizioni progressiste e di sinistra e ha sempre posto al centro della sua attività politica l’attenzione verso i temi ambientali, la lotta a ogni tipo di discriminazione, la difesa dei lavoratori, i giovani, i diritti delle classi più deboli, come i migranti (e le donne). È stata iscritta al Partito Democratico per un breve periodo e se ne è allontanata per contrasti con la dirigenza. Per partecipare alle primarie di febbraio 2023 ha ripreso la tessera del partito. Un po’ come Papa Francesco, un cardinale estraneo alla Curia Romana, anche Elly Schlein, estranea alla struttura interna del Partito Democratico, viene indicata come un Papa straniero.

È in atto un cambiamento epocale nella società italiana? Le donne hanno realmente raggiunto una reale parità con gli uomini nella società?

Nel mondo giuridico sembrerebbe di sì. La Corte Costituzionale (organo di garanzia costituzionale), la Corte di Cassazione (massimo livello di giudizio), l’Avvocatura Generale dello Stato (organo che rappresenta lo Stato nei tribunali), il Consiglio Nazionale Forense (organismo che rappresenta tutti gli avvocati) hanno come presidente una donna.

Al contrario, nel settore economico, nel mondo del lavoro la parità di trattamento fra uomini e donne è ancora lontana dagli standard del nord Europa. Sono poche anche le donne al comando di aziende e nel mondo universitario: i rettori delle università sono quasi tutti uomini. Nei periodi di crisi economica e di disoccupazione le categorie più duramente colpite sono i giovani e le donne.

La strada della parità fra uomini e donne è dunque ancora lunga, ma la lotta alla discriminazione va avanti. Il vento è certamente cambiato. Sono arrivate e si fanno sentire.

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