Zuppa di pesce o brodetto?✍

Sulla Costa Adriatica basta dire “Brodetto” per designare un piatto gustosissimo a base di pesce dove inzuppare pane tostato e avere in bocca un’esplosione di sapori di mare.

Il piatto nasce sulle barche dei pescatori che utilizzavano per il loro pranzo i pesci di minore qualità o quelli danneggiati dalle reti e quindi non vendibili al mercato. Lo stesso pesce ‘di scarto’ era la paga dei mozzi che portavano a casa un prodotto povero, ma fresco, che la sapienza femminile preparava arricchendolo con erbe aromatiche e prodotti dell’orto.

Per avere un ottimo brodetto bastava una seppia, due pannocchie (cicale di mare o canocchie), qualche pesce azzurro, un merluzzo, l’ala di una razza, uno scorfano e due triglie. Gli ingredienti di base erano olio extravergine di oliva, cipolla o aglio a seconda dei tipi di pesce, aceto o vino, conserva di pomodoro, sale e pepe (il peperoncino ha sostituito il pepe molto più tardi). Il brodetto era anche un piatto per utilizzare il pane raffermo. 

Con l’evoluzione del gusto e della cucina alcune cose sono cambiate: si usano cipolla e aglio contemporaneamente, si aggiungono pesci costosi come spigole e scampi. L’abilità nel preparare questo piatto sta nel conoscere i tempi di cottura dei vari tipi di pescato e mettere nel tegame prima la seppia, per esempio, che richiede più tempo e via via aggiungere tutto il resto. Il pesce, inoltre, non deve essere girato o toccato per non rovinare l’estetica del piatto; si può soltanto scuotere il tegame afferrando i manici. 

Sembra che la denominazione di “Zuppa di pesce” si debba all’uso di cozze, vongole e pomodori freschi. Ma se oggi ordinate un brodetto al ristorante troverete un piatto con tutti gli ingredienti menzionati finora e molti altri a seconda anche del periodo dell’anno. Infatti anche il pesce ha una stagionalità ed è meglio preparare il piatto con il pescato del giorno. 

Sulla Costa Adriatica ogni città ha la sua ricetta che ritiene ovviamente la migliore. Soprattutto nelle Marche la presenza o meno di un ingrediente diventa distintivo del luogo di preparazione: a S. Benedetto del Tronto, per esempio, si aggiunge il peperone; solo a Porto Recanati si mette lo zafferano e non il pomodoro. Ne risulta un piatto dorato e dal gusto raffinatissimo. Non a caso proprio a Porto Recanati c’è l’Accademia del Brodetto. 

Se siete curiosi andate su internet a cercare la ricetta del brodetto di pesce, ne troverete tantissime: oltre a quelli marchigiani troverete quelli abruzzesi, romagnoli, veneti… ma anche la ricetta senza spine e quella veloce.

Si dice anche “Cento case, cento brodetti” per dire che ognuno ha la propria ricetta: mia madre usava solo la cipolla, l’aceto, non il vino, e i pomodori dovevano essere rigorosamente un po’ verdi. Buono, buono, buono.

Attività 1 & 2

PRONOMI, VERBI ALL’IMPERFETTO INDICATIVO

Livello intermedio

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